SAN SEBASTIANO CAPASSO è INCOMPATIBILE, IL SINDACO ASSENTE IN CONSIGLIO

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SAN SEBASTIANO AL VESUVIO (Roberta De Cataldis). Animi accesi e decisioni importanti nella sala consiliare di San Sebastiano: si è riunito oggi 16 marzo, alle 8:30, il consiglio comunale. Unico punto all’ordine del giorno la situazione di incompatibilità del sindacoCapasso con la carica ricoperta, data la lite pendente sollevata con l’Ente comunale. Il tutto in seguito ad una multa per divieto di sosta elevatagli domenica 8 marzo in Piazza Belvedere dal comandante dei vigili Alberto Baldissarra e impugnata dal primo cittadino per segnaletica stradale non conforme.

Unico assente del consiglio proprio Pino Capasso, protagonista della contestazione.

Un consiglio dall’esito preannunciato: è passata a maggioranza e con immediata esecuzione la dichiarazione di incompatibilità del sindaco. Compatta la maggioranza con i suoi 8 voti a favore, contrari i consiglieri dell’opposizione Muccio e Riccicapeggiati da Gennaro Manzo de Il popolo di San Sebastiano e Roberto Di Bernardinidi Rifondazione Comunista.

Il primo passo verso la decadenza è stato fatto. Come previsto dalla legge, il primo cittadino avrà dieci giorni di tempo dalla notifica dell’incompatibilità per rimuoverne le cause. Se non lo farà, sarà il consiglio a intervenire e decidere per la sua decadenza. Una decadenza che scongiurerebbe il commissariamento dell’Ente Comunale (provvedimento previsto in caso di dimissioni) e che consentirebbe aCapasso di presentarsi alle prossime elezioni regionali lasciando il testimone ad un suo delegato fino alla scadenza del mandato, nel maggio del 2016.

Tanti gli avventori che hanno popolato per l’occasione la sala consiliare Raffaele Capasso: cittadini, giornalisti e una massiccia presenza di vigili, anche se la partecipazione sarebbe potuta essere ancora maggiore, secondo il consigliere Di Bernandini, che lamenta la scelta dell’orario mattutino delle 8,30: “Se questa è democrazia, fatemelo sapere!”

Tanti e accesi gli interventi da parte dell’opposizione.

Proprio Di Bernardini ha definito “l’ennesima farsa pirandelliana e un meschino stratagemma quello con cui il Sindaco ha portato davanti alGiudice di Pace di Sant’Anastasia lo stesso Comune di cui è il primo cittadino. Sarebbe stato molto più giusto dimettersi e riportare i cittadini nelle urne oppure portare a termine l’incarico che la maggioranza ha ottenuto con il 75% dei voti. Non giudico giuridicamente la questione, ma la situazione è moralmente non giusta nei confronti i cittadini.

Anche secondo Antonio Muccio “il problema  è giuridico ma soprattutto morale. Perché candidarsi a Sindaco di San Sebastiano se le ambizioni erano le regionali?”Forti i sospetti che il consigliere dell’opposizione ha avanzato circa la tempestività e le modalità con i quali si è sviluppata la vicenda: “La lite pendente è stata formulatain maniera anomala e curiosa, con una multa di 41 euro che Capasso ha impugnato contro una segnaletica che in realtà segue la norma approvata da lui stesso.”

Molte le stranezze riscontate anche da Manzo: “Strano che i vigili non abbiano riconosciuto la macchina del Sindaco e non abbiano chiesto al suo conducente di spostarla prima di fare la contravvenzione. Strano anche che si sia scomodato il comandante Baldissarra per il verbale. Inoltre, il “luogo del delitto” è in corrispondenza ad un’isola spartitraffico..non c’è bisogno della segnaletica verticale, in questi casi. Ancora, la multa è stata notificata il 9, ovvero il giorno dopo rispetto all’episodio. E il 9 stesso l’avvocato Maione è stato contattato e ha presentato al GdP di Sant’Anastasia il ricorso, il quale è stato a sua volta immediatamente comunicato al Comune. Troppe persone si sono mosse in poche ore..Tanta fretta è sospetta!”

Pesanti anche le accuse rivolte al Sindaco, la cui assenza non è stata gradita ai consiglieri d’opposizione: “Non ha avuto nemmeno la faccia di presentarsi, questa è la dimostrazione del rispetto che non ha avuto per la maggioranza, per l’opposizione e per i cittadini – ha dichiarato Ricci, di Forza Italia – Un’uscita di scena di questo genere è segno della presunzione di onnipotenza di chi ha distrutto, con le sue velleità personali, coloro che vogliono costruire un paese migliore. Per me oggi Capasso non decade come sindaco, ma fallisce come politico.

Pochi gli interventi da parte della maggioranza, tra cui quello di Gianluca Sannino, che ha difeso la trasparenza del bilancio dell’amministrazione-Capasso e quello diNunzia Riccardi, che ne ha approfittato per “fare un plauso all’integerrimo comandante Baldissarra, perché non bisogna basarsi sulla conoscenza dei conducenti per scrivere un verbale.”

Anche Aratro si difende: “Sul piano morale ognuno risponde per sé. Noi ora siamo chiamati a rispondere sul piano politico, sul quale non c’è nulla da ridire.”

Non è stato così per i consiglieri d’opposizione, che hanno invitato la maggioranza a  ribellarsi e a riflettere sulla situazione. Ma il passaggio dall’esortazione all’accusa è rapido e gli animi si sono infuocati: “Siete sfruttati da un padrone che vi dice cosa fare, voi tutti siete suoi complici.”

Toni animati che hanno costretto più volte il Presidente del Consiglio Biagio Pizzo ad intervenire e a richiamare i consiglieri al rispetto e alla moderazione.

Un vero e proprio crescendo di voci e frasi taglienti con tanto di colpo di scena finale: il leader dell’opposizione Manzo mostra una copia del bollettino con cui dimostra di aver pagato lui stesso la multa riservata al primo cittadino. In seguito a questo, la lite pendente verrebbe meno e a decadere non sarebbe il Sindaco ma l’incompatibilità.

“Capasso si oppone ad una multa di 41 euro anche se sa che così non sarà più il sindaco? Allora i suoi elettori valgono meno di 41 euro? – domanda provocatorio Manzo, che promette – La sua creazione è artificiosa e maliziosa e noi impugneremo tutti gli atti”.

Si conclude così, con un voto spaccato tra maggioranza e opposizione, il primo capitolo di una saga che nei prossimi giorni avrà ancora tanto da raccontare.

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One Response to SAN SEBASTIANO CAPASSO è INCOMPATIBILE, IL SINDACO ASSENTE IN CONSIGLIO

  1. Umnberto Vastarini says:

    Per ragioni ” mediche ” non ero presente a quell’ interessantissimo consiglio comunale. Ciò che, però, più di tutto mi ha indotto a comporre il mio commento a questo molto esaustivo articolo, sono stati gli interventi, quì riportati, di due personaggi. Dei quali, le voci, ci sono mancate in ben altre e più impegnative occasioni.
    Ad esempio, una?
    Ebbene, nell’ occasione in cui il CONSIGLIERE SIGNOR GENNARO MANZO rinfacciava, con toni molto , ma molto calmi,rese noto alla maggioranza ed a tutti i Cittadini presenti, che il sindaco, con un atto di imperio, già in altre occasioni mostrato, aveva ceduto degli immobili comunali, e quì mi si consenta l’ urlaccio: COMUNALI!!!!!! PER CUI APPARTENENTI A TUTTI I CITTADINI. ED ANCHE A ME, DI CONSEGUENZA. Eppure, quanto accennato poco prima, non sembra rientrare nei canoni della ” legalità ” dell’ assessore, alla legalità (????????????????????? ), aratro raffaele. E lo stesso, non ebbe il coraggio morale, civile e fisico di opporre alcuna parola, appunto all’ intervento del CONSIGLIERE SIGNOR GENNARO MANZO. Invece, restò lì, sul suo cadreghino, zitto e muto. Di certo, mangiafuoco, forse si era dimenticato di tirare i fili che lo ” collegano ” all’ assessore in questione. Per cui, povera anima, non sapendo cosa dire ( anche altre volte è capitato che si ” informasse ” su ” ma di cosa stiamo parlando ? “, domanda rivolta all’ assemblea tutta. La quale pensò bene di non lasciarsi ” distrarre ” da quella… domanda.
    Ebbene, ancora una volta, dopo reiterate e reiterate volte, inviterei l’ assessore aratro raffaele, a rispondedre a me, CITTADINO, quanto ” legali ” fossero quei … ” regali “. Offerti con una dubbiosissima ” bontà d’ animo ” dal suo sindaco ad alcuni locatari. SENZA ALCUN INTROITO PER I CITTADINI !!!! E CON LA ” BENEVOLA ” ESENZIONE DEL PAGAMENTO DELLE GABELLE COMUNALI !!!!
    assesore aratro raffaele, lei dov’ era in quell’ occasione?
    D’ improvviso era stato colto da sordità? O le mancavano le parole? Eppure, lei è un professore. Per cui la sua loquacità dovrebbe essere perfetta. O no?
    E per lo stesso motivo, chiamo in causa la signora ninzia riccardi.
    Com’ era assordante il suo silenzio…..
    Perchè, come in questa occasione dell’ ultimo consiglio comunale, non si alzò a difendere le ” ragioni ” del suo sindaco? La stessa signora nunzia riccardi che ci aveva ” abituati ” ai suoi interventi. Con voce affatto calma e non meno tonitruante. Cosa le era accaduto, signora nunzia riccardi? Anche per lei, mangiafuoco, aveva dimenticato di segnalarle che poteva parlare? Per cui, senza il ” suo ” consenso SEMBRA VI MANCA LA PAROLA? E con lei, tutti i suoi sodali della maggioranza che (s)governa questo Paeesino.
    Quali stranezze accadono nei consigli comunali…….

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