CAPASSO CON I POCHI CONSIGLIERI ANCORA RIMASTI AL SUO FIANCO APPROVA I DEBITI FUORI BILANCIO, PERSINO SENZA FATTURA.

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Cittadini, avete capito bene: il Sindaco Capasso e i pochi consiglieri ancora disposti ad approvare gli sprechi della sua gestione hanno deciso di approvare una delibera per il pagamento di 20.000 euro per la festa della legalità del 2008 senza che sia stata rinvenuta alcuna fattura, delibera o impegno di spesa, nonostante il leader dell’opposizione, Manzo, facesse notare loro l’assoluta inammissibilità di un comportamento del genere. Il Consigliere Manzo ha contestato la gravità di scelte irresponsabili perché di fronte ad una richiesta di pagamento che non è supportata da alcuna fattura o delibera o determina o altro, pagare l’importo richiesto equivale a regalarlo!

Ma si tratta di tutti regali che, putroppo la maggioranza a posto a carico dei cittadini che ora sono tenuti a pagare centinaia di migliaia di debiti fuori bilancio.

Invece, Manzo ed il Consigliere Muccio ritengono che questi sprechi debbano essere pagati dagli effettivi responsabili.

E’impensabile che il Sindaco e l’Assessore Aratro si prendano i meriti di manifestazioni pubbliche pagate dai cittadini non essendoci copertura finanziaria da parte del Comune.

In altre parole, il Sindaco e l’Assessore Aratro fanno indebitare i cittadini per pagare la festa della Legalità.

Ma non è tutto.

Sono stati pagati altri 87.278,67 euro per prestazioni e forniture senza contratto, senza delibere, senza impegni spese e senza fatture:

15.900,00 euro per forniture 2007;

32.778,67 euro per fornitura cancelleria 2007;

19.914,00 euro smaltimento rifiuti ingombranti; ecc.

E non si capisce perché tutti questi debiti, siano stati resi noti solo DOPO l’approvazione del bilancio e, comunque, solo a seguito delle pressioni fatte dai Consiglieri Manzo e Muccio.

Dunque, quest’ultimo Consiglio Comunale del 27 dicembre 2012, ha avuto ad oggetto la discussione e l’approvazione di oltre 125.000,00 euro di debiti fuori bilancio che vanno aggiunti agli altri 100.000,00 euro approvati nel Consiglio del 26.11.2012.

All’interno della maggioranza, spaccata al suo interno, spiccava l’assenza dei consiglieri G. Panico, P. Filosa e N. Riccardi, i quali, probabilmente, a differenza dei presenti, si sono ben visti dall’assumere con il proprio voto gravi responsabilità al riguardo.

Più volte infatti i consiglieri dell’opposizione Manzo G. e Muccio A. hanno ribadito, ancora una volta, che a pagare debbano essere solo i responsabili degli sprechi e non i cittadini di San Sebastiano al Vesuvio.

Cinque ore di Consiglio Comunale in cui l’instancabile leader dell’opposizione Gennaro Manzo ha meticolosamente esaminato e contestato ogni singolo provvedimento.

Il tutto tra i silenzi (molti) e le affannate risposte (poche) della maggioranza.

Tuttavia, Manzo e Muccio continuano nella loro battaglia dalla quale si è dissociato l’annoiato Giuseppe Ricci che, subito dopo le elezioni, è uscito dalla lista civica “Il popolo di san Sebastiano – Manzo Sindaco”che gli ha permesso di sedere in consiglio Comunale ed ora flirta amorevolmente con la maggioranza.

E’ facile assistere in Consiglio a simpatici siparietti in cui il Sindaco Capasso e il Consigliere Ricci si scambiano reciproci attestati di stima e di condivisione della linea politica distraendo l’incauto Ricci che si trova poi a votare a favore dell’aumento dell’IMU e ad allontanarsi dall’aula quando c’è da votare l’approvazione dei debiti fuori bilancio.

Tutti vorremmo che San Sebastiano al Vesuvio ritornasse ad essere la piccola Svizzera, una San Sebastiano con strade non dissestate, illuminazione, pulizia, servizi e quant’altro come si affanna a ripetere a cantilena il giovane Ricci.

Però per tornare ai vecchi fasti è necessario chiudere definitivamente con la dinastia Capasso che, negli ultimi vent’anni ha portato solo debiti e degrado alla nostra cittadina.

Ciò che forse non interessa al consigliere Ricci è partire dalle carte, studiarle, fare i conti, perché solo così ci si oppone fermamente agli sprechi della maggioranza.

Se al Consigliere Ricci non piace questo modo di fare opposizione con dati alla mano e con duro contrasto a tutte le forme di spreco attuate ancora oggi da questa maggioranza, allora può anche dimettersi e lasciare il posto ad un altro giovane, primo non eletto nella lista de “Il Popolo di San Sebastiano-Manzo Sindaco”.

E’ con i numeri che si contesta lo spreco di denaro compiuto da questa maggioranza.

Perché il Sindaco e la maggioranza possono dire quello che vogliono ma la matematica non è un’opinione, e il “politichese” non sanerà tutti i danni arrecati a San Sebastiano.

Un cittadino chiede 700,00 euro per la caduta di una pigna e la maggioranza decide di andare in causa per dare incarichi ad avvocati e sprecare soldi: invece di 700 ora ne pagheranno 4.000 di euro!

Per un’altra pigna, un cittadino chiede 500 euro e loro ne spendono 3.500,00!

Un cittadino va in una buca in via dell’Acacia con una Smart e chiede 2.000,00 euro di danni ed il comune ne paga 6.000,00!

I fornitori chiedono soldi per prestazioni e forniture senza contratto, senza delibera, senza impegno spesa ed addirittura senza fattura, per oltre 100.000,00 euro e il comune li paga!

Il comune espropria nel 1991 un terreno ad un cittadino e non paga. Oggi invece di 16.000,00 euro deve pagarne 30.000,00.

Il popolo di San Sebastiano – Manzo Sindaco” è contrario a tutto questo e nelle cinque ore di consiglio comunale, i consiglieri Manzo e Muccio hanno dettagliatamente documentato tutte le responsabilità dei funzionari, del Sindaco, degli Assessori e di tutti i Consiglieri che hanno generato e votato queste delibere per niente chiare.

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One Response to CAPASSO CON I POCHI CONSIGLIERI ANCORA RIMASTI AL SUO FIANCO APPROVA I DEBITI FUORI BILANCIO, PERSINO SENZA FATTURA.

  1. Umberto Vastarini says:

    Carissimo Signor Consigliere Signor Gennaro Manzo, fossi in Lei non mi meraviglierei più di tanto davanti alle manifestazioni di ” affetto ” verso il sindaco, da parte del consigliere ricci. Vede, Carissimo Signor Manzo, ormai questa amministrazione ci ha abituati ai vari ” salti della quaglia ” da parte di consiglieri eletti in liste dell’ opposizione, poi fanno una giravolta, guardi caso, SEMPRE VERSO sinistra. La storia di questo Paesino ne dà tesimonianze. E parecchie,pure. Mi consenta di farle un breve riepilogo. Si era alle votazioni del Consiglio Comunale precedente a questo. Ricordo, come fosse oggi, il discorso dell’ attauale assessore alla n.u. sannino salvatore ( nomen omen ). Ricordo che quel pomeriggio infarcì il suo affabulare di ” sinergie di quà… e sinergie di là.. ” Se poi pensa, che lo stesso sannino salvatore ( nomen omen ) era il nostro rappresentante per la carica di sindaco, può immaginare quale e quanta fiducia abbiamo (mal)riposto in quel signore. Ricordo che non trascorsero che pochi mesi che il sannino salvatore ( nomen omen ) fece, con il suo sodale filosa pasquale, il classico ” salto della quaglia “. Ritrovandosi, così,NON solo ex rappresentante dell’ opposizione, ma addirittura, UDITE UDITE, assessore alla n.u. Certo che di ” sinergie ” se ne intendeva. E bene, pure. O no, signor sannino slavatore ( nomen omen )????? Per cui, cosa vuole, Carissimo Signor Manzo? Nulla di più facile che un bel ” salto della quaglia “. E chissà che, a sua volta, il ricci in questione, non si ritrovi, per giunta, con un bell’ assessoratino bello pronto pronto per lui? Non mi piace scommettere. Nè ho mai scommesso. Stavolta, però, voglio farla una scommessa: un centesimo contro un euro completo. Il ricci in questione lo farà il saltino. Forse, qualcosa Le sfugge, Carissimo Signor Manzo. Pensi che qualcuno in comune, io ed il ricci, ce l’ avevamo. Scommetto che, fosse stato ancora vivo, il Signor Nicola Russo, al ricci ne avrebbe cantate quattro. Per quanto retto e sincero ed onesto era il SIGNOR NICOLA RUSSO!!!!! E per quanto squallido si stia rivelando il ricci in questione. Vede, Carissimo Signor Manzo, ho dalla mia l’ esperienza lavorativa. Sarebbe lunghissimo raccontarLe quante volte ho lasciato Nave e lavoro perchè quanto mi si chiedeva di fare cozzava contro la mia dignità lavorativa. Il giovane piccolo ricci nutre forse altre … ambizioni. Per cui non trova ” difficile ” sollevare il ditino per approvare, per quanto NON ce ne sia bisogno, le scellerate delibere di questa (dis)amministrazione. Manco queste innumerevoli quanto inique tasse imposteci, NON toccassero anche lui. Così come gli stessi (dis)amministratori. Se questo non è tafazzismo all’ ennesima potenza, pregherei il ricci di spiegarmi, a parole sue, e magari NON in politichese, cos’ è. E poi, via, Carissimo Signor Manzo, davvero davvero abbiamo bisogno, per far sentire la nostra voce, di un giovane, quanto piccolo, ricci? Ricordo le parole di Virgilio, quando rivolto a Dante, gli suggerì ” NON SI CURI DI LUI, MA GUARDI E PASSI…. ” Mi sono concesso quella che una volta si chiamava ” licenza poetica “. D’ accordo… d’ accordo. Non è quanto si avrebbe voglia di ricordare al ricci cosa significhi ” etica morale, nei confronti dei suoi elettori “…. o, ancora ” dignità personale “…. Via, Carissimo Signor Manzo, non crede che sarebbe dargli troppa importanza, al piccolo ricci? Non crede, Carissimo Signor Manzo, che ci siano questioni ben più importanti che curarsi, Lei e noi, del piccolo ricci? E allora, seguiamo il ” suggerimento ” del Poeta Virgilio. Non ci curiam di lui…..
    Perdoni ciò che il sindaco, sprezzantemente ( molto poco educatamente, a dire il vero ), definisce i discorsi degli altri ” sproloquio “. Quasi che le sue soporifere ” affabulazioni ” fossero più…… importanti ed inerenti all’ aergomento in questione….
    Un Carissimo abbraccione, Suo Capitano Umberto Vastarini.

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