ALTRI PINI DANNEGGIANO SAN SEBASTIANO

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Sabato 27 ottobre. La prima bufera di pioggia e vento che ha aperto questa stagione autunnale ha fatto crollare numerosi Pini sul Territorio di San Sebastiano al Vesuvio, registrando, oltre  che un grande spavento, anche danni di non poco rilievo a qualche abitazione privata. Fortunatamente si tratta solo di danni economici che il comune di San Sebastiano si troverà a dover corrispondere ai privati, ma ciò pone la necessità e l’urgenza  di accendere un riflettore sulla pericolosità oltre che sui disaggi creati da tale arbusto di cui è invaso il territorio San Sebastianese.

 San Sebastiano ,infatti, è piena di Pini, piante che offrono uno splendido verde al paese procurando però, a differenza di tante altre specie di arbusti che si sarebbero potuti piantumare al posto degli stessi, innumerevoli problemi, come  sottrarre luce solare alle abitazioni; impedire il filtrare dell’illuminazione dei pali della luce;  creare caduta frequente di aghi di Pino; soprelevazione del manto stradale e di marciapiede dovute dalla fuoriuscita delle indomabili radici; allergie; processionarie e, non per ultima, in quanto altrettanto pericolosa e dannosa la caduta di pigne piene. La piantumazione degli stessi sarebbe dovuta avvenire per altro rispettando la prescritte distanze di legge dalle abitazioni private oltre che, a buon senso, lontano dalle zone scolastiche e non sui marciapiedi e adiacenti le strade.

Fortunatamente, questa volta i danni sono solo economici, non ci sono morti o feriti, ma la gente non può oltre che sopportare i numerosi disagi creati dai pini, vivere con il terrore di uscire per il paese in una giornata invernale rischiando il crollo mortale di un pino sulla propria autovettura oppure restare in casa col terrore che un pino adiacente alla propria abitazione possa cadere da un momento all’altro.

Come si può notare dalle fotografie da noi scattate per inquadrare la dura eventualità che ciò possa avvenire, nel caso in questione ( come nella maggior parte dei casi ,eccetto in alcuni periodi, la centrale via Falconi ), si trattava di un pino con chioma molto fitta la quale impedisce che il vento filtri, negando elasticità all’albero che poi cade accidentalmente.  Si tratta, quindi, di un Pino non soggetto da tempo ad una giusta manutenzione,  attribuibile anch’essa alla superficiale amministrazione Capasso e al Sindaco Pino.

 

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